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DICHIARAZIONI

Dichiarazione IVA integrativa, tardiva, omessa: profili sanzionatori e ravvedimento operoso

Tutte le casistiche di presentazione della dichiarazione IVA e le relative soluzioni

di Stefano Setti | 13 Maggio 2021
Dichiarazione IVA integrativa, tardiva, omessa: profili sanzionatori e ravvedimento operoso

La dichiarazione IVA relativa all’anno d’imposta 2020 andava presentata tra il 1° febbraio e il 30 aprile 2021. Deve essere, comunque, tenuto presente che le dichiarazioni IVA presentate entro 90 giorni dalla scadenza del termine sono considerate valide, fermo restando il fatto che l’Amministrazione finanziaria provvederà, al momento della verifica, ad applicare la sanzione prevista per l’omessa presentazione della dichiarazione, pari a euro 250 (fino a un massimo di euro 2.000), a meno che il contribuente, contestualmente alla presentazione tardiva della dichiarazione, provveda a effettuare il ravvedimento operoso, versando la sanzione ridotta di euro 25 (1/10 di euro 250). Invece, le dichiarazioni IVA presentate oltre 90 giorni si considerano omesse, anche se costituiscono titolo per la riscossione dell’imposta, qualora dovuta.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il testo fornisce informazioni sul sistema sanzionatorio tributario nazionale, con particolare attenzione alle disposizioni introdotte dal D.Lgs. 158/2015 e dalla legge di stabilità 2016. Vengono spiegate le sanzioni per omessi e ritardati versamenti, le modalità di regolarizzazione delle dichiarazioni con errori o presentate in ritardo entro i 90 giorni e i codici tributo da utilizzare per sanare le imposte o le sanzioni. Viene anche illustrato l'istituto del ravvedimento operoso e i tassi di interesse legali in vigore.