Niente da fare per la disapplicazione automatica e generalizzata delle disposizioni sulle società di comodo, in ragione dell’emergenza Covid-19. Le società non operative per il 2020, che intendono far valere come l’emergenza epidemiologica abbia reso impossibile il conseguimento dei ricavi e del reddito minimi, ovvero non abbia consentito di effettuare le operazioni rilevanti ai fini IVA, dovranno necessariamente presentare interpello probatorio all’Agenzia delle Entrate, che procederà con valutazioni caso per caso. È questa la risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-06289 fornita nel corso di un question time in Commissione Finanze alla Camera lo scorso 23 giugno.
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