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ISEE precompilato, le novità nella Legge di Bilancio 2023

di Pasquale Pirone | 22 Dicembre 2022
ISEE precompilato, le novità nella Legge di Bilancio 2023

La Legge di Bilancio 2023 introduce una importante novità per l’ISEE precompilato. Parliamo dell’indicatore della situazione economica familiare da cui può dipendere il diritto di accesso ad alcune prestazioni sociali ed assistenziali, come ad esempio l’assegno unico per i figli a carico, il bonus luce e gas, il bonus psicologo, ecc. Il presente elaborato si presenta anche come occasione per riepilogare il contenuto e le caratteristiche della DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) sia per quella ordinaria sia per quella precompilata.

Premessa

Il DdL di Bilancio 2023 è all’esame del Parlamento e si appresta ad essere approvato in via definitiva per approdare in Gazzetta Ufficiale per il 31 dicembre 2022. Importanti novità riguardano anche l’ISEE precompilato, o meglio la DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) precompilata.

Prima di addentrarci su quanto di nuovo è previsto occorre fare un passo indietro, per dare una panoramica su cos’è l’ISEE e come si ottiene.

L’acronimo ISEE sta per “Indicatore della situazione economica equivalente”. Oggi come oggi si tratta di un valore divenuto importante per tutte le famiglie italiane. Questo perché il legislatore collega il diritto di accesso alle prestazioni sociali ed assistenziali proprio al valore ISEE del nucleo familiare.

Ad esempio, il reddito di cittadinanza è legato al valore ISEE. Sono legati all’ISEE anche alcuni bonus, come ad esempio il bonus psicologo. Dal valore ISEE dipende anche l’importo dell’assegno unico figli a carico.

Il documento fondamentale per determinare l’ISEE è la DSU (Dichiarazione sostitutiva unica). Nella DSU, il contribuente dichiara i dati anagrafici dei componenti il proprio nucleo familiare, e per ciascuno di essi quelli che sono i dati reddituali e patrimoniali (patrimonio mobiliare ed immobiliare).

Alcuni di questi dati si riferiscono al momento della presentazione della DSU (ad esempio il nucleo familiare da indicare è quello risultante al momento in cui si presenta la dichiarazione sostitutiva unica). Altri dati, invece, devono riferirsi al 31 dicembre di due anni prima.

Pertanto, ad esempio, per l’ISEE 2022, i dati reddituali e patrimoniali devono riferirsi al 31 dicembre 2020. Per l’ISEE 2023, nella DSU andranno indicati i dati reddituali e patrimoniali al 31 dicembre 2021.

L’ISEE ha una validità limitata. Quindi deve essere rinnovato di volta in volta. In particolare l’ISEE vale fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stata presentata la DSU. Questo significa che al 31 dicembre 2022 scade la DSU presentata nel 2022 e, quindi, il relativo ISEE e ciò anche se, ad esempio, la DSU è stata presentata a settembre 2022.

Nel 2023, dunque, l’ISEE deve essere aggiornato presentando una nuova DSU.

L’ISEE

Domanda

Risposta

Cos’è l’ISEE

Indicatore della situazione economica del nucleo familiare.

A cosa serve

Per l’accesso a prestazioni sociali ed assistenziali.

Come si ottiene l’ISEE

Con la DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) .

Quali dati devono essere indicati nella DSU

I dati patrimoniali e reddituali di ogni componente il nucleo familiare. Tali dati devono essere riferiti a due anni prima.

Quale nucleo familiare indicare nella DSU

Quello come composto al momento della presentazione della DSU.

Quando scade l’ISEE

Il 31 dicembre dello stesso anno in cui è presentata la DSU.

Come si presenta la DSU

La DSU può essere presentata, nelle modalità ordinaria o anche precompilata.

La modalità ordinaria è quella che può avvenire:

  • all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata
  • al Comune
  • a un Centro di Assistenza Fiscale;
  • online all’INPS attraverso il servizio dedicato.

L’ente competente al rilascio dell’ISEE è l’INPS. Quindi, la DSU finisce, in ogni caso nel sistema INPS, che dopo controlli vari procede ad elaborare e rilasciate l’attestazione ISEE.

A partire dal 2020 la normativa ISEE ha introdotto la DSU precompilata caratterizzata dati già precompilati (forniti dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS) e dati autodichiarati dal cittadino. In dettaglio:

DSU precompilata

Dati precompilati
(quelli che il cittadino troverà già inseriti)

Dati che il contribuente deve autodichiarare

  • redditi e alcune tipologie di spese ordinariamente dichiarati all’Agenzia delle Entrate (sezione II e III del quadro FC8);
  • trattamenti erogati dall’INPS (sezione III del quadro FC8);
  • patrimonio mobiliare detenuto in Italia (quadro FC2) con esclusione delle partecipazioni in società per azioni non quotate e in società non azionarie, altri strumenti e rapporti finanziari, valore del patrimonio per le imprese individuali;
  • patrimonio immobiliare detenuto in Italia limitatamente ai fabbricati (quadro FC3);
  • canone di locazione della casa di abitazione (sezione II del quadro B).
  • dati del componente il nucleo familiare (quadro FC1);
  • redditi e trattamenti particolari (quadro FC4);
  • assegni periodici per coniuge e figli (quadro FC5);
  • autoveicoli e altri beni durevoli (quadro FC6);
  • disabilità e non autosufficienza (quadro FC7);
  • patrimonio mobiliare detenuto all’estero e relativamente a quello detenuto in Italia: partecipazioni in società per azioni non quotate e in società non azionarie, altri strumenti e rapporti finanziari, valore del patrimonio per le imprese individuali (quadro FC2);
  • patrimonio immobiliare detenuto all’estero, terreni agricoli o edificabili, ammontare del mutuo residuo e indicazione della casa di abitazione del nucleo (quadro FC3);
  • reddito complessivo limitatamente al caso di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi e assenza di Certificazione Unica ovvero di sospensione degli adempimenti tributari a causa di eventi eccezionali (sezione II del quadro  FC8 ).

È possibile anche chiedere di precaricare le informazioni già contenute nell’ultima DSU presente nel sistema informativo dell’ISEE (dati precaricati). In dettaglio si tratta di:
composizione del nucleo familiare (quadro A tabella e quadro FC1);
casa di abitazione (quadro B prima sezione);
assegni periodici per coniuge e figli (quadro FC5);
autoveicoli e altri beni durevoli (quadro FC6);
disabilità e non autosufficienza (quadro FC7).

L’accesso alla DSU precompilata e novità dal 1° luglio 2023

La DSU precompilata è accessibile solamente ai nuclei familiari che presentino la DSU all’INPS tramite il servizio online sul portale dell’Istituto stesso.

Per accedere alla propria DSU precompilata, dunque, bisogna farlo attraverso il servizio online dell’INPS denominato “ISEE precompilato”.

Per l’accesso è richiesto di autenticarsi con credenziali:

  • SPID (identità pubblica digitale);
  • CIE (carta identità elettronica);
  • CNS (carta nazionale servizi).

La DSU precompilata, come già detto sopra, è stata introdotta, in via sperimentale, dal 2020 con l’obiettivo di semplificare l’iter per avere l’ISEE. È stato sempre possibile continuare ad utilizzare la DSU non precompilata.

In altri termini, la strada ordinaria per avere l’ISEE è stata sempre quella della DSU non precompilata, mentre quella precompilata è sempre stata vista come residuale.

Dal 1° luglio 2023, la presentazione della DSU da parte del cittadino prioritariamente avviene in modalità precompilata fermo restando la possibilità di presentare la DSU nella modalità ordinaria. Con Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, sentiti l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e il Garante per la protezione dei dati personali, sono individuate le ulteriori semplificazioni e modalità tecniche per consentire al cittadino di accedere alla dichiarazione precompilata resa disponibile in via telematica dall'INPS (Legge di Bilancio 2023).

Novità ISEE
(Legge di Bilancio 2023)

Fino al 30 giugno 2023

Dal 1° luglio 2023

La DSU non precompilata resta “prioritaria”, mentre quella precompilata resta “sperimentale”

La DSU precompilata diventa la “prioritaria”, mentre quella non precompilata la “secondaria”

Riferimenti normativi:

Sullo stesso argomento:ISEE

Questo documento fa parte del FocusMANOVRA 2023