Professionisti, amministratori e sindaci: tutti in fuga dalle responsabilità legate al malfunzionamento del concordato preventivo biennale. Per gli amministratori di società di capitali e di persone l'unico documento "scaccia" responsabilità sull'adesione al concordato è il via libera dei soci dato con delibera assembleare, per i sindaci invece per evitare responsabilità su mancanti controlli è necessaria la richiesta di documenti all'organo amministrativo per verificare che la scelta di "patteggiare" non sia stata azzardata, per i commercialisti invece l'unica protezione dal rischio di rivendicazioni sull'operato professionale in fase di consulenza per l'utilizzo dello strumento resta la predisposizione di un completo incarico da far sottoscrivere ai clienti interessati.
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