L'Assemblea del Senato, il 16 novembre, ha approvato definitivamente il Ddl n. 311 di conversione in legge del decreto legge 23 settembre 2022,n. 144 , recante "Ulteriori misure urgenti in materia di politica energia, imprese e Pnrr".
Si tratta di un pacchetto di norme che ha l’obiettivo di contenere gli effetti derivanti dall’aumento del costo dell’energia e sostenere l’economia, in particolare:
- fissati prezzi dei carburanti scontati fino a tutto il mese di ottobre,
- in arrivo, a novembre, un’indennità di 150 euro per lavoratori, pensionati, disoccupati e titolari di reddito di cittadinanza,
- esteso al quarto trimestre 2022 il bonus carburanti nel settore agricoltura e pesca,
- previsti contributi straordinari per chi gestisce servizi di trasporto pubblico, per le associazioni e società sportive dilettantistiche, per il Terzo settore, per gli enti che forniscono servizi sociosanitari e sociali alle persone disabili, per i cinema e i teatri, per le scuole paritarie, per i patronati,
- portata a fine ottobre la scadenza per aderire alla regolarizzazione degli indebiti utilizzi del bonus ricerca e sviluppo (poi di nuovo rimandata dalla conversione in legge al 31 ottobre 2023),
- nell’ambito degli obiettivi previsti dal Pnrr, viene istituito un fondo ad hoc per incrementare la disponibilità di posti letto a favore degli studenti universitari fuori sede.
Il provvedimento, nel suo iter di conversione, è stato modificato in più punti:
- norme anti-delocalizzazione: l'art. 37 modifica le norme anti-delocalizzazione contenute nella legge di Bilancio 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234) e le rende applicabili ai datori di lavoro che, nell'anno precedente, abbiano occupato con contratto di lavoro subordinato, inclusi gli apprendisti e i dirigenti, mediamente almeno 250 dipendenti. Il legislatore prevede, a salvaguardia del tessuto occupazionale e produttivo nazionale, che tali datori di lavoro, qualora intendano procedere alla chiusura di una sede, di uno stabilimento, di una filiale, o di un ufficio o reparto autonomo situato nel territorio nazionale, con cessazione definitiva della relativa attività e con licenziamento di un numero di lavoratori non inferiore a 50, debbano darne comunicazione scritta;
- alle domande presentate dal 1° dicembre 2022 e fino al 31 dicembre 2022 da parte di giovani coppie, nuclei monogenitoriali con figli minori, residenti degli IACP, giovani under 36, con ISEE non superiore a 40 mila euro, la garanzia massima concedibile dal Fondo di garanzia per la prima casa pari all’80% della quota capitale, è concedibile anche quando il Tasso effettivo globale risulta superiore al Tasso effettivo medio globale. Tali mutui si erano di fatto bloccati a causa del collegamento dei tassi applicati dalle banche con il TEGM (tasso effettivo globale medio), pubblicato trimestralmente dal ministero dell’Economia. Con la crescita dei tassi di interesse dei mutui dovuta a inflazione, crisi energetica e alle scelte della BCE, il collegamento con questo indicatore risulta ostativo per l’accesso ai mutui. Pertanto, il decreto Aiuti-ter interviene sulla disciplina del Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa, prevedendo che la garanzia massima dell'80% sulla quota capitale dei mutui destinati alle categorie prioritarie possa essere concessa anche quando il Tasso Effettivo Globale (TEG) sia superiore al Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM), nel rispetto di determinate condizioni. La domanda di accesso al Fondo va presentata direttamente alla Banca o Intermediario finanziario aderente all’iniziativa cui si richiede il mutuo, utilizzando l’apposita modulistica per la richiesta di accesso al Fondo di garanzia per la prima casa;
- ancora un anno per inviare la domanda e riversare allo Stato gli importi del Bonus Ricerca e Sviluppo che sono stati utilizzati indebitamento o per errore.La scadenza, fissata per la fine del mese, sarà spostata di un anno al 31 ottobre 2023.