Circolare monografica
MALATTIA, FINE RAPPORTO DI LAVORO

Periodo di comporto: il punto alla luce della giurisprudenza

Disamina della disciplina vigente e principi affermati dalla Corte di Cassazione

di Emanuele Maestri, Eleonora Galbiati | 16 Settembre 2024
Periodo di comporto: il punto alla luce della giurisprudenza

Quello del periodo di comporto (ossia l’arco temporale durante il quale il lavoratore assente per malattia ha diritto a conservare il proprio posto) è da sempre un tema “delicato” su cui si è più volte pronunciata la giurisprudenza. Di recente, la Suprema Corte, con due ordinanze (28 novembre 2023, n. 33016, e 8 gennaio 2024, n. 582) è di nuovo intervenuta in materia, fornendo importanti chiarimenti circa l’applicabilità o meno delle norme sul comporto anche ai rapporti a termine, nonché la possibilità per il lavoratore di richiedere, al fine di salvaguardare l’occupazione in vista dell’approssimarsi del termine finale previsto per conservare il posto, di un periodo di ferie non ancora godute. Si propone la disamina della disciplina vigente alla luce dei principi affermati dalla Corte.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Art. 2110 cod. civ.: il comporto stabilisce la retribuzione o un'indennità in caso di malattia, infortunio, gravidanza o puerperio, con possibilità di recedere solo dopo il decorso del periodo stabilito dalla legge o dai contratti collettivi.