Con l’Approfondimento 3 dicembre 2024, la Fondazione Studi dei CdL analizza la decisione del decreto di archiviazione emesso il 2 settembre 2024 dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, riguardante un Consulente del Lavoro che aveva tenuto le scritture contabili e svolto, per conto di un’impresa, attività in materia fiscale che, stando all’iniziale ipotesi accusatoria, era riservata in via esclusiva ai Dottori Commercialisti. Il giudice era chiamato, dunque, a decidere se tale condotta potesse integrare o meno il reato previsto dall’articolo 348 c.p., vale a dire l’esercizio abusivo della professione. Alla base del decreto di archiviazione, l’orientamento della Corte Suprema espresso nella sentenza n. 14247/2020 ha stabilito che “la specifica attività di consulenza del lavoro, riservata ai professionisti abilitati a tale esercizio e iscritti all’Ordine, è da considerare l’espletamento degli adempimenti di natura fiscale o previdenziale, in cui il Consulente abilitato, su delega del cliente, opera come sostituto del datore di lavoro”.
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