La Legge di Bilancio per il 2023 prima e il Decreto lavoro poi hanno introdotto importanti misure per l'assunzione agevolata di giovani. Con il Decreto lavoro, in particolare, viene introdotto l'incentivo per l'assunzione di giovani under 30 che non lavorano e non sono inseriti in corsi di studio o di formazione. Si tratta del riconoscimento di un beneficio pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile, da fruire per 12 mesi a favore di quelle aziende che dal 1° giugno e sino al 31 dicembre 2023 procederanno ad assunzioni a tempo indeterminato di giovani che, alla data dell'assunzione, abbiano meno di 30 anni e si trovino nella condizione di NEET, registrati al programma Garanzia Giovani. Per quanto riguarda, invece, l'esonero under 36, si tratta della possibilità di fruire di un esonero totale dei contributi per un periodo massimo di 36 mesi, in caso di assunzione di giovani di età inferiore a 36 anni, a tempo indeterminato o in caso di trasformazione di contratti già in essere in contratti a tempo indeterminato. Il Webinar analizza, seguendo le indicazioni fornite dall'INPS con le relative circolari, i passaggi da seguire per poter fruire correttamente dell'esonero Under 36 e dell'incentivo giovani NEET. Ampio spazio viene riservato alla trattazione dei quesiti dei partecipanti pervenuti durante la diretta.

Come gestire le assunzioni agevolate dei giovani NEET e under 36

Il corso pone l'attenzione su cosa possa fare effettivamente il datore di lavoro al fine di garantire la parità di genere in azienda, quali possano essere le discriminazioni poste in essere sul posto di lavoro e quali siano i soggetti preposti alla tutela delle pari opportunità. Vengono trattate le specificità del rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile (rapporto sulle pari opportunità) che le aziende che occupano più di 50 dipendenti devono inoltrare telematicamente entro il 30 aprile dell'anno successivo alla scadenza del biennio di riferimento. Viene anche analizzata brevemente la Certificazione della parità di genere introdotta dal 1° gennaio 2022, dalla Legge 5 novembre 2021, n. 162, con la quale il Legislatore - in attuazione del PNRR - interviene in materia di pari opportunità sul luogo di lavoro, al fine di rafforzare la tutela offerta dal Codice delle Pari Opportunità D.Lgs. n. 198/2006 e contrastare il crescente divario salariale tra uomini e donne nel mercato del lavoro. Vengono verificati, infine, i benefici per le aziende, quali ad esempio l'esonero contributivo dell'1% per le aziende che abbiano conseguito la Certificazione di parità nell'anno 2022.

Come gestire la parità di genere in azienda

Sempre più il regolamento del personale (o policy) rappresenta uno strumento fondamentale di gestione delle risorse all'interno dell'azienda e uno strumento per limitare il possibile contenzioso. Esso rappresenta, infatti, una sorta di decalogo delle “regole della casa” che ciascun collaboratore è tenuto a rispettare e che, in caso di violazione, può comportare l'adozione del provvedimento di natura disciplinare. Il corso affronta le ragioni dell'adozione di un regolamento interno, oltre ai limiti rispetto alla legge e al contratto collettivo, e analizza le opportunità, gestionali e non, che questo strumento può offrire. Inoltre, vengono fornite indicazioni su come redigere correttamente un regolamento.

Come predisporre un regolamento interno aziendale

L'anno 2023 è iniziato con rilevanti novità per i genitori che percepiscono l'Assegno Unico Universale. La Legge di Bilancio per il 2023 ha previsto un aumento degli importi per tutti i figli con meno di un anno e ha reso strutturali gli aumenti per nuclei familiari numerosi o con figli disabili. Inoltre, dal 1° marzo 2023, coloro che nel corso del precedente periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di Assegno unico e universale, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell'erogazione d'ufficio della prestazione da parte dell'INPS, senza dover presentare una nuova domanda. Il corso analizza le novità previste per l'anno 2023 in merito all'Assegno Unico Universale con il consueto approccio pratico.

Come richiedere l'Assegno Unico Universale

Ogni anno i titolari delle aziende sono tenuti al pagamento del premio annuale dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Con l'istruzione operativa del 29 dicembre 2022, l'INAIL ha fornito le istruzioni operative e le scadenze relative all'autoliquidazione INAIL 2022/2023. Il 16 febbraio 2023 è il termine per il versamento del premio di autoliquidazione in un'unica soluzione o della prima rata. Il 28 febbraio 2023 è invece il termine per la presentazione delle dichiarazioni delle retribuzioni effettivamente corrisposte nel 2022. Il corso tratta l'autoliquidazione INAIL intesa come uno degli adempimenti fondamentali per i datori di lavoro. In particolare, affronta il rapporto assicurativo come disciplinato dal D.P.R. n. 1124/1965, che individua l'INAIL come soggetto assicuratore per i rischi legati alle attività lavorative, e analizza i rischi assicurati all'INAIL, le tariffe ed i tassi di rischio. Il focus viene anche realizzato sugli obblighi del datore di lavoro, come le comunicazioni, dalla denuncia inizio attività, la PAT, i lavori di carattere temporaneo, le variazioni del rapporto assicurativo, la cessazione dell'attività, le misure a tutela della sicurezza dei lavoratori. Brevi cenni poi su tasso e disciplina del calcolo e del relativo pagamento. Infine, si affronta in maniera specifica l'adempimento dell'autoliquidazione, attraverso l'analisi di casi pratici.

Come fare l'Autoliquidazione INAIL

Il sostituto d'imposta, come ogni anno, a chiusura del periodo d'imposta è chiamato ad effettuare, nei confronti dei lavoratori subordinati e parasubordinati, le operazioni di ricalcolo per la corretta determinazione del reddito imponibile e delle ritenute da effettuare: il cosiddetto conguaglio fiscale di fine anno. Con tale operazione è così possibile verificare, in base al reddito complessivo percepito dal lavoratore nell'anno di riferimento e in conseguenza della sussistenza del rapporto di lavoro, se le ritenute IRPEF operate mensilmente siano state correttamente applicate. Nelle fasi di conguaglio dovrà quindi tener conto delle corrette aliquote fiscali e delle detrazioni d'imposta con, inoltre, particolare riguardo alle nuove disposizioni intervenute nel corso dell'anno. Dal conteggio effettuato potrà scaturire un credito vantato dal lavoratore nei confronti dell'Amministrazione finanziaria ovvero un debito d'imposta. Il corso tratta, con il consueto approccio operativo, la determinazione dell'imponibile previdenziale e il reddito imponibile fiscale annuale, con un focus particolare sulle operazioni di conguaglio previdenziali e fiscali.

Come effettuare il conguaglio fiscale di fine anno

Il TFR rappresenta una forma di retribuzione differita, ovvero una somma che matura in costanza di rapporto di lavoro, ma che la cui erogazione viene posticipata, generalmente alla cessazione del rapporto di lavoro. La sua fonte istitutiva la ritroviamo nella legge, la quale deroga alla contrattazione collettiva la possibilità di includere o escludere determinati elementi dalla retribuzione imponibile. Il corso, partendo dalla analisi della natura e della sua disciplina e modalità di calcolo, analizza le possibili scelte nella destinazione del TFR, per focalizzare poi l'attenzione sul trattamento fiscale e sul calcolo della tassazione separata e dell'imposta sostitutiva.

Come gestire il TFR

Il rapporto di lavoro intermittente, o a chiamata, è una particolare tipologia contrattuale che consente l'assunzione del lavoratore, a tempo determinato o indeterminato, in presenza di determinati requisiti oggettivi o soggetti. Il datore di lavoro può, infatti, utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo, anche con la possibilità di prevedere che il lavoratore svolga le prestazioni in periodi predeterminati nell'arco della settimana, del mese o dell'anno. Il corso analizza gli aspetti peculiari di tale tipologia contrattuale, anche alla luce delle nuove disposizioni di cui al Decreto Trasparenza (D.Lgs. n. 104/2022 ).

Come redigere il contratto di lavoro intermittente

Il corso illustra come effettuare correttamente la compilazione Uniemens e la relativa trasmissione telematica. In particolare, vengono analizzate la struttura e le sezioni dell'Uniemens, oltre al sistema di esposizione dei dati e al flusso di gestione delle denunce Uniemens. Un approfondimento è dedicato a come gestire i dati contributivi e retributivi, come effettuare il controllo dei flussi, come gestire gli errori in Uniemens e l'esito della regolarizzazione. Si analizzano brevemente anche le variazioni e le regolarizzazioni contributive, le variazioni per la quadratura del DM, le tipologie di regolarizzazione e la documentazione richiesta. Infine, brevi cenni vengono riservati all'operatività del cassetto bidirezionale.

Come compilare il flusso Uniemens

Con il D.L. n. 50/2022 – c.d. Decreto Aiuti – è stata stabilita una particolare misura a favore dei lavoratori e altri soggetti al fine di sostenerne il reddito alla luce dei rincari dei prezzi al consumo. Il beneficio, denominato “Bonus 200 euro”, è riconosciuto attraverso una indennità “una tantum” da corrispondersi a cura dei datori di lavoro ai lavoratori dipendenti nel mese di Luglio 2022. Inoltre, beneficiari ne sono anche altri soggetti che non hanno in atto rapporti di lavoro subordinato. La platea, infatti, è estesa anche a pensionati, percettori di reddito di cittadinanza o di indennità Covid-19, lavoratori con contratto a termine, stagionali, intermittenti, dello spettacolo, venditori a domicilio sino a coloro che hanno svolto una prestazione di lavoro autonomo occasionale. Infine è previsto un particolare regime per i lavoratori autonomi. Il corso analizza questa nuova disposizione alla luce dei molti aspetti critici e di difficoltà nella sua applicazione pratica.

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