Il morto non basta a far scattare d'obbligo la sospensione della patente; ci vuole anche la colpa grave del datore di lavoro, del suo delegato o del dirigente. Lo evidenzia il parere del consiglio di stato n. 01090/2024 sullo schema di decreto attuativo della patente a crediti nei cantieri, al via dal prossimo 1° ottobre, rilevando un certo arretramento del regime sanzionatorio rispetto al dettato normativo (art. 27 del dl n. 19/2024) che, invece, vede la sospensione sempre come una facoltà rimessa agli ispettori da utilizzare in presenza d'infortuni anche con conseguenze dell'inabilità e non solo della morte del lavoratore (peraltro anche senza colpa grave).
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